Descrizione
Dal rifugio (1829 m) si sale al passo San Marco (1992 m) con l'antica mulattiera (la storica Via Priula) e si scende poi in Valtellina lungo la strada carrozzabile che porta a Morbegno per circa 150 m.
Ora occorre seguire il sentiero che si stacca sulla destra e che attraversa il versante settentrionale del Pizzo delle Segade, per giungere così fino a un breve tratto di cresta presto interrotto da una stretta forcella (Bocchetta d'Orta, 2065 m).
Da essa il sentiero lascia la cresta (per la quale si proseguirebbe, invece, fino in vetta al M. Azzarini) per discendere un breve canalino erboso, ritornando così sul versante bergamasco. Il sentiero, con alcuni saliscendi, supera la baita Colomber e attraversa la conca erbosa fino al passo della Porta (2023 m) da cui si prosegue in falsopiano sino al Bivacco Zamboni (1955 m).
Da questo si sale fino a valicare la costola del M. Azzaredo per discendere sull'altro versante sino alla baita Piedevalle (1944 m). Si continua con sentiero a mezzacosta arrivando al laghetto di Cavizzola (sentiero 111), al cascinetto dei Siltri (1973 m) e, con una breve salita, alla Forcella Rossa (2055 m).
Da essa si scende lungo le piste da sci nella conca di S. Simone fino a incrociare la strada sterrata che conduce, in breve, alla baita Camoscio (1781 m).
Nota bene
Sul geoportale il lungo sentiero 101 è stato diviso in 101_1, 101_2, 101_3, 101_4, 101_5, 101_6 e 101_7, per meglio descrivere le diverse tappe.
La segnaletica presente sul terreno fino al passo Tartano riporterà unicamente il numero 101.