Descrizione
Il percorso parte dai Piani Bassi di Valtorta, una spianata che ospita il villaggio turistico, denominato “Villaggio Olimpico” e zona umida protetta.
Da qui seguendo le indicazioni si prosegue su una ripida carrareccia che porta verso i Piani Alti. Percorso circa 1 km, superata prima una santella della Madonna dei sette dolori, datata 1719, in prossimità di un tornante, si abbandona la strada per infilarsi nel bosco dove ha inizio il sentiero che dopo pochi minuti presenta un bivio al quale porre attenzione.
In ogni caso la presenza della segnaletica è sufficiente a evitare di perdere la traccia anche se a volte è un po’ labile. Il sentiero risale la Valle dei Bruciati per andare a raggiungere la vastissima conca pascoliva racchiusa tra Cornetta e Cima di Piazzo a oriente, mentre lo Zuccone Campelli, Barbesino e Corna Grande ne delimitano il versante ovest, ospitando sulle loro alte pendici un tratto del sentiero 101.
Il terreno nel primo tratto è un uniforme bosco, la traccia sale con tornanti di pendenza abbastanza decisa, aggirato un masso si spiana dietro un albero atterrato e attraversa la valle. Il tracciolino sale ancora ripido, prima di sfiorare un canale detritico vira a destra e sempre con pendenza decisa passa ai piedi di alte pareti di roccia. Proseguendo si giunge a un tornante panoramico dove per un breve tratto si rende visibile in un bellissimo scorcio la Cornetta. La vegetazione divenendo più rada lascia poi spazio a vedute anche verso il Pizzo dei Tre Signori.
Il sentiero a questo punto vira decisamente a destra entrando in una conca contornata da risalti rocciosi, pinnacoli, pareti e caratterizzata dalla presenza di vegetazione “esuberante”. Traversando verso destra in direzione di una evidente valletta si prosegue in un bellissimo e fitto labirinto di mughi dove il sentiero traccia un solco evidente.
A sinistra il vallone lascia spazio ai tormentati contrafforti della Cornetta mentre il versante in cui si sviluppa il sentiero mostra una straordinaria bellezza selvaggia. Giunti a questo punto ci si trova proprio nella zona denominata “Bruciati”, la vegetazione dirada un po’.
Si scorgono anche i primi contrafforti della Corna Grande, il sentiero spiana per attraversare verso destra il vallone giungendo a un mugheto che si sviluppa dentro un’ampia valletta sul lato della Corna Grande con pendenze più dolci. A questo punto gli orizzonti si allargano e si giunge alla conca sommitale, superata una pozza di abbeverata ci si trova a percorrere una distesa di numerose vallette parallele separate da costole di roccia bianca.
Da qui a breve si arriva alla Baita La Bocca (quota 1923 m) dove, poco distante, si incrocia il tratto di sentiero 101 che porta al rifugio Cazzaniga-Merlini. (testo tratto liberamente da reportage di Maurizio Scalvini su Forum Valle Brembana)