Commissione per l'Impegno Sociale

La “Commissione per l’Impegno Sociale” del C.A.I. Bergamo.
Premesse introduttive:
Dopo oltre 20 anni dalla nascita e di storia della Commissione vorremmo fare nostri alcuni pensieri di Annibale Salsa, con cui abbiamo avuto proficui scambi e che riteniamo abbastanza “vicini” agli scopi della nostra Commissione: Annibale, introducendo il dibattito sul nuovo bidecalogo, ha “spaziato” sul concetto antropologico ed in particolare della presenza e dell’aiuto all’uomo in montagna, che è stato il principale scopo ispiratore della nascita della nostra Commissione.
Annibale Salsa Past-President Generale del Club Alpino Italiano e docente in antropologia all’Assemblea dei delegati di Torino del 26 maggio 2013 in occasione della presentazione del Bidecalogo definì il Paesaggio come l’interazione tra l’uomo e la natura (Il paesaggio è antropologico a differenza del terreno che è calpestio). Richiamò il valore della presenza dell’uomo in montagna, - l’uomo quale sentinella da portare avanti con il politico ed il sociale. I soci CAI come fruitori intelligenti del territorio “cittadinanza attiva”. (Il rimboschimento esasperato porta all’inselvatichimento). Non essere “contro”, evitando enunciazioni e dogmi e contrapposizioni bipolari, ma propositivi, concreti e realistici – non guardare le cose solo da lontano (es. montagne), ma tutela attiva (esempi di interventi: green economy, vie di comunicazione, trasporti, attività venatoria-capacità di carico di animali selvatici-, cave, fonti energetiche, fiumi ecc.) evitando la giungla dell’abbandono delle Terre Alte. Non dobbiamo superare i limiti (no-limits) – cultura del limite anche proponendo nei rifugi: cultura mete, educazione ambientale, cibi locali. La cultura dell’impossibile è pura follia! L’uomo CAI deve avere la cultura esplorativa (avventura)! Imperativo della conoscenza e non ludico/competitivo. Rispettare l’ambiente di qualsiasi tipo di montagna, non essere un tradizionalista (senso di morte). Tradizione e presenza nel presente è un innovazione riuscita. Differenza tra formazione informazione: la prima equivale a dare forma; la seconda è enunciare. Concludendo esprime ancora una volta il concetto del DIRITTO DI CITTADINANZA DELLE POPOLAZIONI MONTANE.
Nel Convegno nazionale a Trento del 16 ottobre 2004 “Montagna fonte di solidarietà” auspicò la “solidarietà alpina di prossimità” motivando che la nostra montagna è un luogo della sofferenza, soprattutto da quando è stata trasformata in un non-luogo del divertimento più prosaico da coloro che la frequentano, ma non la conoscono e non ne comprendono l’essenza. La solidarietà, non dimentichiamolo, rafforza i legami sociali e abbatte i pregiudizi etnici e culturali, apre la speranza verso orizzonti umani più credibili. Ecco perché, nel mondo spersonalizzato di oggi, gli alpinisti possono svolgere una grande funzione di mediazione culturale fra “diversi” (più nelle apparenze che nella sostanza), trasformando le montagne in opportunità di conoscenza e di pacificazione tra gli uomini.
L’intervento a Capodacqua di Adriano Nosari, primo Presidente della Commissione, al termine dei lavori di ricostruzione della casa Tamburini può dare un significato al nostro operare, spesso in “punta di piedi”.
Nel Novembre '97 scrivevamo a tutti i soci della Sezione: "Vogliamo intervenire nella prossima estate, quando i riflettori saranno spenti, a sostegno di qualche piccola realtà tra le più sconosciute e bisognose. Serviranno poche parole e molta concretezza per sostenere un impegno moralmente doveroso verso gli amici umbri e marchigiani. Si potrà fare qualcosa di utile solo grazie alla generosità ed alla sensibilità di tutti!"
Presidenti della Commissione per l'Impegno Sociale del C.A.I. di Bergamo nel corso degli anni:
- Adriano Nosari dal 14 dicembre 1993;
- Filippo Ubiali dal 13 ottobre 1999;
- Paolo Lorenzo Gamba dal 23 gennaio 2008.
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