Rifugio Tagliaferri

Il rifugio ha chiuso la stagione il 6 ottobre 2024, riaprirà nella primavera dl 2025
    Zona delle Orobie
    Itinerari

    Il rifugio è posto quale tappa intermedia all'itinerario naturalistico Antonio Curò trovandosi esattamente a metà strada tra il rifugio Curò e il passo del Vivione.

    L'ambiente è molto interessante sia per la fauna e la flora (la zona è tutelata dalla riserva faunistico venatoria Valbelviso – Barbellino), sia per i numerosi specchi d'acqua sparsi lungo tutti i versanti delle montagne circostanti.

    Locale invernale con apparato SOS che permette di effettuare chiamate dirette al CNSAS e al 118.

    Venne inaugurato il 22 settembre 1985 grazie alla volontà degli scalvini con il contributo economico della comunità Montana e del CAI di Bergamo. È intitolato al primo presidente della Sottosezione Valle di Scalve, Nani Tagliaferri, tragicamente scomparso nel 1981 tra i ghiacci delle Ande Peruviane, insieme agli amici Italo Maj e Livio Piantoni. L’anno seguente subì un devastante incendio che lo distrusse quasi completamente ma la tenacia dei soci permise l’immediata ricostruzione. Situato a 2328 m s.l.m. è il rifugio più alto delle Orobie bergamasche.

    Contatti
    Telefono
    Webcam
    Tipo
    Rifugio
    Posti letto
    60 posti
    Capienza sala pranzo
    60 posti
    Locale invernale
    Telesoccorso
    Proprietà
    CAI sezioni e sottosezioni di Bergamo
    2 foto disponibili per questo contenuto
    • Rifugio Tagliaferri
      (M. Lussana, 28/8/08)
    • La… 'piazza d'armi' del rifugio Tagliaferri
      (M. Lussana, 28/8/08)