Descrizione
La numerazione 514, storicamente assegnata solo al tratto compreso tra Selvino e Santuario del Perello, è stata assegnata ora anche al tratto che da Zogno sale a detto Santuario, permettendo così un collegamento di notevole interesse tra Selvino e Zogno sempre rimanendo su percorso con uguale segnavia. Per praticità è stata descritta in due sezioni, una descrive il tragitto da Selvino al Santuario, l'altra da Zogno al Santuario.
Tratto Selvino / Santuario del Perello (Tempo andata: 0:30 / Tempo ritorno: 0:40)
E’ la mulattiera senz’altro più nota e frequentata dai Selvinesi e, anticamente, dai numerosi pellegrini che salivano al Santuario del Perello in occasione della festa annuale. Bellissima passeggiata consigliabile alle famiglie considerando il percorso estremamente breve e pianeggiante. Durante la stagione estiva vi è la possibilità di ristoro presso la locanda del Santuario. Lungo il percorso si trovano due punti di sosta attrezzati, presso la sorgente Cantor e poco oltre. Prima delle sorgenti, verso il monte, si possono vedere i ruderi di un vecchio “culsiner” (forno per cuocere il sasso per la produzione della calce). Il sentiero parte dalla strada per Salmezza e attraversa la testata della valle del Cantor.
Tratto Piazzale mercato di Zogno / Santuario del Perello (Tempo andata: 3:30 / Tempo ritorno: 2:45)
Il grande piazzale in Via degli Alpini (zona mercato) è il punto di partenza di questo percorso. Si attraversa il ponte per collegarsi, in località Romacolo, all'antica mulattiera che collegava il capoluogo brembano con le frazioni Endenna, Somendenna, Miragolo San Marco e Miragolo San Salvatore, per proseguire poi verso la località Passata, il Santuario di Perello e l'altopiano di Selvino. Questa, nei tempi trascorsi, è stata una importante arteria di collegamento tra la Valle Brembana e la Valle Seriana. Tuttora, nonostante le nuove strade di comunicazione (provinciali e comunali), questo percorso a piedi riveste una notevole importanza per coloro che vogliono recarsi in pellegrinaggio al santuario, uno dei luoghi di culto più conosciuto dai bergamaschi. Salendo, meritevoli di una visita, le varie chiese parrocchiali che si incontrano attraversando le varie frazioni, ed inoltre, si consiglia di prendere un po' di tempo per soffermarsi a vedere i roccoli presenti in questa zona, uno degli elementi architettonici più caratteristici del territorio. La parte finale delle mulattiera tra Somendenna e Miragolo è stata inglobata nella strada comunale, si percorre quindi la strada asfaltata sino al bar della frazione. Oltre l'abitato di Miragolo San Marco, una decina di metri prima di oltrepassare la valletta, sulla destra (a pochi metri dalla mulattiera), si possono osservare nella roccia le impronte fossili di conchiglie bivalvi. Leggende popolari attribuivano queste "orme a forma di zoccolo bovino" al passaggio del Diavolo.