Descrizione
Da Songavazzo (700 m) occorre portarsi al cimitero lasciando la macchina nei parcheggi adiacenti. Seguendo la strada asfaltata che porta a Falecchio al primo tornante si scorge una bacheca sulla destra nei pressi della quale parte il Sentiero 556, oltrepassare la staccionata e seguire i segnavia. Il sentiero fiancheggia la valle di Tribès e dopo circa 20' arriva sulla bella mulattiera proveniente da Falecchio. Si prosegue verso destra, si attraversa l’alveo asciutto del Tribès, proseguendo sulla sinistra idrografica e trovando sulla mulattiera dei bei conglomerati morenici. Dopo 10' si arriva ai prati di Camasù, a metri 1062, dove c’è qualche cascina. Dopo Camasù la strada corre ancora pianeggiante e sfocia sopra la Val Borlezza. Si vede bene, al di sotto, la cima rotondeggiante tronco-conica del monte Palà. Proseguendo si arriva a una cascina che ha dietro ripidi prati e di fronte la cima Trifone (1173 m). Dopo una breve discesa sotto il Colle della Sfèssa, si giunge a un sentiero a sinistra sulla curva, che discende nella valle dei Caprioli. La strada si volge ora per 700 metri verso sud, passando sul crinale tra la Val Borlezza e la valle dei Caprioli, sempre ombreggiata da folta pineta e in salita. Dopo 300 metri dalla Sfèssa si trova sulla sinistra un bel prato con roccolo e cascina, detto “prat del Moro”. La strada gira bruscamente a est, e dopo un rudere a lato, arriva a questo monte prativo (M. Torrione), dove è facilissimo salire per godere un ampio panorama. Dopo il M. Torrione vi è un km di discesa e poi si arriva ai bellissimi prati del Colle San Fermo (1250 m).