Sentiero PE06: Tratta 6: Rifugio Dordona - Rifugio Fratelli Longo

    In breve
    Fa parte degli itinerari
    Sentiero dei Laghi Alto
    Difficoltà
    Periodo consigliato
    Tempi
    Andata
    8:00

     ITINERARIO:

    -Dal Rifugio Dordona in Val Madre (1953 m), si percorre la strada sterrata che conduce al Passo Dordona (2061 m)

    -superate le fortificazioni della Linea Cadorna, si prosegue su strada sterrata contrassegno segnavia CAI 203, in direzione Passo della Croce incrocio CAI 208.

    - al bivio si prende il sentiero sempre con segnavia CAI 203 che si stacca sulla sinistra.

    -si costeggia in leggera salita l’intero versante ovest del Monte Toro raggiungendo il Lago delle Trote (quota 2100 m) e, sempre sul CAI 203, si procede fino alla località Montebello (2085 m).

    -da qui si scende lungo la pista da sci e si raggiunge il sottostante Passo della Croce (1953 m).

    -giunti al valico si abbandona il sentiero CAI 203 per iniziare il sentiero CAI 208 in direzione Val Sambuzza – Rifugio Fratelli Calvi.

    -il percorso procede lungo una mulattiera che conduce verso gli alpeggi sul versante meridionale del Monte Corno Stella.

    - il sentiero attraversa i prati nei pressi del Laghetto di Carisole fino ad ar- rivare, seguendo una pista da sci, sotto la cresta che digrada dal Monte Chierico.

    - sul sentiero CAI 208 si continua la discesa entrando nella Val Sambuzza. Il tracciato progredisce superando il torrente fino alla Baita Vecchia (1853 m) e più giù al Baitone della Valle Sambuzza.

    -da qui il sentiero CAI 208 procede sul versante meridionale del Monte Masoni passando per la Baita Paltano e la Casera dei Dossi fino ad incrociare una strada sterrata.

    -a questo bivio si prende il tracciato in salita con segnavia CAI 224 che risale fino al Rifugio Fratelli Longo (2026 m).

    LUOGHI D’ INTERESSE:

    • Ritrovamenti archeologici presso il rifugio Longo: I lavori di ricerca a Carona sono iniziati nel 2006 grazie alla segnalazione di incisioni rupestri da parte di Riceputi e Dordoni. Dal 2007 al 2015 sono state georeferenziate e in parte anche rilevate circa 280 rocce incise e dal 2009 sono stati condotti anche sondaggi archeologici in Val Camisana, alla ricerca di tracce antropiche. Dal 2014, su segnalazione di Camozzi e Dordoni è iniziata l'esplorazione ai Piani di Sasso, di cui erano ancora visibili in superficie tracce di strutture. Gli scavi hanno messo in luce un villaggio le cui date più antiche riportano all'Altomedioevo. Dal 2018 con Croce, Università di Trento, si è giunti alla mappatura completa delle tracce antropiche di una vasta area comprendente la Val Sambuzza, la Valle di Sasso e la Val Camisana, lungo il Brembo, mettendo il luce come è cambiato il rapporto uomo-territorio nel tempo e lo sfruttamento delle risorse montane.
    • Linea Cadorna: è un sistema di fortificazioni costruito, lungo il confine italo-svizzero, tra il 1915 e il 1918, durante il primo conflitto mondiale. L’opera fu progettata e realizzata nel timore che le truppe austro-ungariche potessero, attraverso i valichi alpini delle Alpi centrali svizzere, raggiungere in breve tempo i centri nevralgici industriali ed economici del nostro paese . Le trincee sono disposte lungo lo spartiacque dell’ampio Passo di Tartano (2102 m), sul confine delle province di Bergamo e Sondrio, tra la cima di Lemma ed il Monte Valegino.

     

    • VIA GEOALPINA Il percorso si svolge in prossimità di un insieme di faglie a basso angolo, che compone un tratto del piano di sovra- scorrimento d’importanza regionale chiamato Linea Orobica. Questo lineamento tettonico ha permesso alle porzioni metamorfiche appartenenti al basamento cristallino di scivolare sopra le unità più recenti della serie sedimentaria di copertura, mettendo a contatto formazioni rocciose tanto diverse per natura ed età. In alcuni punti favorevoli lungo il tragitto è possibile ammirare come le rocce hanno registrato, con pieghe, fratture e spaccature, alle forze compressive imposte dalle condizioni geologiche che hanno generato il territorio come oggi si presenta. Inoltre le ampie panoramiche permettono di vedere morfologie legate a fenomeni glaciali, a processi glacionivali e ad eventi deformativi di versante.

    INFORMAZIONI TURISTICHE

    Rifugio Dordona

    Rifugio: 349.6148236 - 338.2452582

    APERTURA: FINE SETTIMANA DAI PRIMI DI GIUGNO, DA FINE GIUGNO TUTTI I GIORNI FINO A NOVEMBRE, TEMPO PERMETTENDO

    -Rifugio F.lli Longo:   

    Rifugio: 0345.77070 ; 3312258206

    Rifugista: 3312258206, MONACI MATTIA/ Cattaneo Giulia

    APERTURA: nei weekend, continuativa da metà giugno a metà settembre.

    -Rifugio Baitone:   366 4989688; 335 8166047

    Gestore CAI Sesto S.G.: 02 2426875

    APERTURA:  soci CAI Sesto S. G. e  Piazza Brembana o altre sezioni CAI o gruppi di associazioni sul territorio possono prenotare soggiorni organizzati in autogestione.

    -Rifugio F.lli Calvi

    – Rifugio: 0345.77047

    -Rifugista: Elisa Calegari e Andrea Berera 3311384945

    APERTURA: da giugno a settembre, il resto dell’anno solo prefestivi e festivi.

    -Rifugio Mirtillo: 0345-74006 /  0345-77052

    Le date e gli orari di apertura  sono indicativi, verificare prima della partenza poiché potrebbero essere subordinati alle condizioni climatiche, o a variazioni contingenti.

    Servizio Jeep Navetta :  3280424902;

                                           3462411486

    Collegamenti bus con Bergamo: www.bergamotrasporti.it

    Dislivelli
    Salita
    ca. 990 m
    Discesa
    ca. 890 m
    Distanze
    Lunghezza sulla carta
    circa 16500 metri
    E: Escursionistico