Descrizione
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO:
-Dal Rifugio Fratelli Longo (2026 m), in Valle del Sasso, si sale alla diga del Lago del Diavolo (2142 m) lungo il sentiero per il Passo di Valsecca, segnavia CAI 248.
-Appena sopra il rifugio (2060 m), il sentiero si stacca sulla destra della strada e sale fino al Passo della Selletta (2372 m). Al Passo della Selletta l’ampia panoramica ad est spazia sull’intera conca al cui centro si trova il Rifugio Fratelli Calvi, luogo d’arrivo della tappa.
-Il sentiero CAI 248 prosegue verso i pascoli alti dell’Armentarga
-Attraversata la Valle Camisana, si arriva alla piana di Capobrembo (2300 m), posta sotto il Passo di Valsecca.
-All’incrocio, si prende il sentiero CAI 225 per il Rifugio Fratelli Calvi.
-Si passa in prossimità delle Baite di Poris (1956 m) , si raggiunge il Lago Rotondo (1971 m) e, seguendo la sponda occidentale, il Rifugio Fratelli Calvi (2025 m).
LUOGHI D’ INTERESSE:
- Miniere di ferro
- Ritrovamenti archeologici presso il rifugio Longo: i lavori di ricerca a Carona sono iniziati nel 2006 grazie alla segnalazione di incisioni rupestri da parte di Riceputi e Dordoni. Dal 2007 al 2015 sono state georeferenziate e in parte anche rilevate circa 280 rocce incise e dal 2009 sono stati condotti anche sondaggi archeologici in Val Camisana, alla ricerca di tracce antropiche. Dal 2014, su segnalazione di Camozzi e Dordoni è iniziata l'esplorazione ai Piani di Sasso, di cui erano ancora visibili in superficie tracce di strutture. Gli scavi hanno messo in luce un villaggio le cui date più antiche riportano all'Altomedioevo. Dal 2018 con Croce, Università di Trento, si è giunti alla mappatura completa delle tracce antropiche di una vasta area comprendente la Val Sambuzza, la Valle di Sasso e la Val Camisana, lungo il Brembo, mettendo il luce come è cambiato il rapporto uomo-territorio nel tempo e lo sfruttamento delle risorse montane.
- Fortificazioni della Linea Cadorna: questa è un sistema di fortificazioni costruito, lungo il confine italo-svizzero, tra il 1915 e il 1918, durante il primo conflitto mondiale. L’opera fu progettata e realizzata nel timore che le truppe austro-ungariche potessero, attraverso i valichi alpini delle Alpi centrali svizzere, raggiungere in breve tempo i centri nevralgici industriali ed economici del nostro paese. Le trincee sono disposte lungo lo spartiacque dell’ampio Passo di Tartano (2102 m), sul confine delle province di Bergamo e Sondrio, tra la cima di Lemma ed il Monte Valegino.
- VIA GEOALPINA: percorso per evidenziare le caratteristiche geologiche e geomorfologiche dell’area alpina con l’intento di promuovere un turismo culturalmente qualificato dell’ambiente. Lungo il percorso, nella prima parte della tappa, si possono ammirare morfologie legate a fenomeni glacionivali e di erosione differenziale dovuta alle caratteristiche litologiche delle rocce. Nel secondo tratto della tappa, in prossimità delle principali strutture tettoniche di sovrascorrimento, si possono vedere da vicino come le rocce hanno registrato, con pieghe e fratture, le spinte compressive imposte dagli eventi che hanno generato le Alpi.
INFORMAZIONI TURISTICHE
-Rifugio F.lli Longo:
Rifugio: 0345.77070 ; 3312258206
Rifugista: 3312258206, MONACI MATTIA/ Cattaneo Giulia
APERTURA: nei weekend, continuativa da metà giugno a metà settembre.
-Rifugio Baitone: 366 4989688; 335 8166047
Gestore CAI Sesto S.G.: 02 2426875
APERTURA: soci CAI Sesto S. G. e Piazza Brembana o altre sezioni CAI o gruppi di associazioni sul territorio possono prenotare soggiorni organizzati in autogestione.
-Rifugio F.lli Calvi
– Rifugio: 0345.77047
-Rifugista: Elisa Calegari e Andrea Berera 3311384945
APERTURA: da giugno a settembre, il resto dell’anno solo prefestivi e festivi.
-Rifugio Mirtillo: 0345-74006 / 0345-77052
Le date e gli orari di apertura sono indicativi, verificare prima della partenza poiché potrebbero essere subordinati alle condizioni climatiche, o a variazioni contingenti.
Servizio Jeep Navetta : 3280424902;
3462411486
Collegamenti bus con Bergamo: www.bergamotrasporti.it