48 - Dal Santuario della Forcella a S. Maria di Misma

    ITALIANO

    Una bella camminata lungo sentieri che da tempi remoti collegano la Valle Seriana con la Val Cavallina. Il percorso si sviluppa attraverso ambienti naturali, suggestivi, ma anche interessanti per le testimonianze religiose e storiche. Dalla piazza di Pradalunga si imbocca la carrozzabile che sale al Santuario della Madonna della Forcella (626 m.). Il Santuario, edificato agli inizi del 1600, fu ampliato, su progetto dell’architetto Elia Fornoni, negli anni 1910-1915. Più recente è la costruzione della Casa del Pellegrino e l’annesso ristorante. Dopo il Santuario la carrozzabile continua per circa 800 metri fino alla località “La Sbardelada” dove, poco prima di una sbarra, si può parcheggiare. È questa una vasta area circondata da “Roére”, le discariche delle numerose cave di pietra Cote presenti nella zona. Le pietre Coti, opportunamente rifinite, erano e in qualche caso lo sono ancora, usate per l’affilatura degli arnesi da taglio; solo da qualche decennio l’attività estrattiva, praticata sin dall’antichità, è cessata. Seguendo la strada che sale asfaltata e poi sterrata, si raggiunge la località “Prat Tadòlt" (detta anche Prati Alti, 770 m.), uno slargo prativo dove crescono annosi castagni. Dopo la curva a destra il sentiero spiana leggermente. Alla destra di una casa c’è la cascina “La Pratolina” (ca. 775 m), una bella costruzione di origine seicentesca. La zona è ricca di verde. Riprendendo la salita alla nostra destra compare un Crocefisso in legno. Un palo segnaletico indica la direzione da seguire. Dopo una seconda sbarra si continua sulla strada sterrata per circa 500 metri fino alla località “Mesòlt” (778 m. 45’ dal parcheggio). Al bivio proseguiamo a destra. Lasciando a sinistra il sentiero C.A.I. 539 che sale al M. Misma, si prosegue in piano nel mezzo di un fitto bosco con numerosi castagni. Qui il percorso si stringe in un sentiero che presenta, oltre ad un tratto con dei piccoli gradini, dei tratti dove bisogna prestare attenzione. Da qui in poi lo si consiglia a camminatori esperti. In breve si giunge al M. Bastia, in località “Roculù” (789 m.), un antico roccolo di caccia con il caratteristico casello in muratura. Proseguendo lungo lo stretto sentiero incontriamo dei tratti dove bisogna prestare molta attenzione. Incontriamo dei tratti in curva molto stretti e prestiamo attenzione. Il sentiero, ora con segnavia C.A.I. 513, prosegue in direzione est attraverso la Riserva Naturale della Valpredina, gestita dal WWF. Il fondo si mantiene compatto e percorribile, prestando attenzione in alcuni tratti. Poco più avanti, in località Corna Rossa, si attraversa senza difficoltà un breve tratto, tra grandi massi franati dalla parete soprastante nel 1992 (un cartello indica divieto di sostare). Il sentiero continua su falsopiano in vista del complesso di S. Maria di Misma, che sorge solitario alle pendici sud-orientali del M. Misma (830 m. 1h 40’ dal parcheggio). La fondazione della prima chiesa viene collocata all’anno 1100, modificata nei secoli, la costruzione attuale risale al 1500; il campanile porta la data del 1578. Qui ci fermiamo per un meritato riposo e per ammirare il panorama che ci accoglie. Lungo il ritorno, che ripercorre il percorso dell’andata, incontriamo un cartello segnaletico che ci indica un sentiero verso l’Oasi del WWF di Valpredina.

    ENGLISH

    A beautiful walk along paths that have connected the Seriana Valley with the Cavallina Valley since ancient times. The route unfolds through natural, evocative environments, but also interesting for the religious and historical testimonies. From the Pradalunga square, take the carriage road that climbs to the Sanctuary of the Madonna della Forcella (626 m.). The Sanctuary, built at the beginning of the 17th century, was enlarged, to a design by architect Elia Fornoni, in the years 1910-1915. More recent is the construction of the Casa del Pellegrino (Pilgrim's House) and the annexed restaurant. After the Sanctuary, the carriage road continues for about 800 metres to "La Sbardelada" where, just before a barrier, you can park. This is a vast area surrounded by 'Roére', the dumps from the numerous Cote stone quarries in the area. The appropriately finished Cote stones were, and in some cases still are, used for sharpening cutting tools; only a few decades ago did the quarrying activity, practised since antiquity, cease. Following the road that ascends asphalted and then dirt road, we reach the locality of "Pratadòlt (770 m.), a meadowy widening where chestnut trees grow. After the bend to the right, the path flattens out slightly. We continue the ascent towards the grassy widening on the right. To the right of a house is the 'La Pratolina' farmstead, a beautiful building of 17th-century origin. The area is rich in greenery. To the right of a house is the farmstead 'La Pratolina', a beautiful building of 17th-century origin. Resuming the ascent, a wooden crucifix appears on our right. A signpost indicates the direction to follow. After a second barrier, we continue along the dirt road for about 500 metres to the locality of "Mesòlt" (778 m. 45' from the car park). At the crossroads we continue to the right. Leaving path C.A.I. 539, which climbs to Mount Misma, to the left, we continue on level ground in the middle of a dense wood with numerous chestnut trees. Here the route narrows into a path with small steps and stretches where care must be taken. In a short time we reach Monte Bastia, at 'Roculù' (789 m), an old hunting lodge with a characteristic masonry hut. Continuing along the narrow path we encounter stretches where we must be very careful. We encounter some very tight bends and pay attention. The path, now marked C.A.I. 626, continues in an easterly direction through the Valpredina Nature Reserve, which is managed by the WWF. The ground remains compact and passable, paying attention in some sections. A little further on, in the Corna Rossa locality, a short stretch is crossed without difficulty, between large boulders that collapsed from the wall above in 1992 (a sign indicates no stopping). The trail continues on a slope in view of the S. Maria di Misma complex, which stands alone on the south-eastern slopes of Mount Misma (830 m. 1h 40' from the car park). The foundation of the first church is placed in the year 1100, modified over the centuries, the current building dates back to 1500; the bell tower bears the date 1578. Here we stop for a well-deserved rest and to admire the view that greets us. We set off on the path down to Cenate di Sopra. We reach a fountain where we quench our thirst before walking back to the starting point. On the way back, which retraces the route of the outward journey, we encounter a signpost indicating a path towards the WWF Oasis of Valpredina.

     

    Difficoltà escursionistiche
    Accesso stradale

    Santuario della Madonna della Forcella
    45,7431° N, 9,7999° E
    24020 Pradalunga BG
    Italia

    Punto inizio escursione
    Via della Forcella, località la "Sbardelada" (680 m.)
    Lunghezza e tempi di percorrenza
    Lunghezza
    8.30 Km
    Andata
    01:20
    Ritorno
    01:20
    Per i percorsi ad anello è inserito il solo tempo di andata
    Dislivelli
    Salita
    190 m
    Discesa
    190 m
    Pendenze massime
    Longitudinale
    15 %
    Larghezze
    Media
    2 m
    Minima
    1 m
    Ostacoli
    Gradini
    Presenza di curve a gomito
    No
    Punti pericolosi per caduta nel vuoto
    Caratteristiche prevalenti del fondo
    Terra compatta
    Erba
    Sassi
    Presenza di servizi lungo il sentiero/percorso o nei pressi
    Acqua sul percorso
    Posti di ristoro
    Aree di sosta attrezzate
    Bagno accessibile
    No
    Grado di protezione dal sole
    Buono
    Presenza segnaletica
    Elementi di interesse naturalistico, storico, artistico
    Santa Maria della Forcella - Santa Maria del Misma
    Periodo consigliato
    Tutto l'anno
    Grado di accessibilità
    Disabilità non motoria, percorso con qualche difficoltà  Disabilità non motoria, percorso con qualche difficoltà
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