Cosa
Il santuario della Madonna della Corona, incastonato nella roccia, è situato a ridosso di uno strapiombo a quota 775 metri s.l.m. che si affaccia sulla Val d’Adige. Lo storico "Sentiero dei Pellegrini" (o sentiero della Speranza) che dal fondo della Val d'Adige, in località Brentino, con 1500 gradini sale al Santuario della Madonna della Corona è uno degli itinerari più belli e frequentati del veronese, sia per gli aspetti paesaggistici e le valenze culturali e sia quale vera e propria Via Crucis di fede.
Caratteristiche dell’escursione
Percorso A Tipo: A/R Difficoltà: E Salita: 680m Distanza: 5,4km 0re: 4.0
Quota partenza: m 177 Quota max: m 860 Acqua lungo il percorso: si
Percorso B Tipo: ANELLO Difficoltà: E/EE Salita: 977m Distanza: 9,6km 0re: 6.0
Quota partenza: m 177 Quota max: m 860 Acqua lungo il percorso: si
Attrezzatura: scarponcini – bastoncini – abbigliamento adeguato alla quota e al meteo
Programma:
Percorso A: Da Brentino si sale la caratteristica scala selciata, poco dopo il sentiero s'inoltra nella boscaglia e più oltre si trova la croce di cemento che domina la valle e la prima stazione della Via Crucis. Dopo alcuni tornanti il sentiero dirige decisamente verso l'interno e diventa via via più aereo e panoramico, con affascinanti visioni su grandiose pareti rocciose e l'orrido fondo della gola. A metà percorso, quando uno scorcio permette di vedere alto il Santuario, la traccia aggredisce decisamente la verticale parete del monte Cimo. Sembra non vi siano passaggi praticabili. Ed invece un'arditissima scalinata, completamente scavata sulla roccia, sale a zig zag, cambiando direzione in una suggestiva grotta, e guadagna il ripidissimo terrazzo pensile dirimpettaio alla nicchia del Santuario. Un ponte a due campate di pietra getta un passaggio sul burrone e si appoggia alla verticale parete sotto il Santuario che si raggiunge tramite una incredibile scalinata completamente scavata nella roccia. Il seicentesco ponte è chiamato 'Ponte del Tiglio' per il fatto che fino ad allora il passaggio si affrontava cavalcando un albero di tiglio cresciuto di traverso causa un grosso masso. Quest'ultimo tratto, dove la scala nei pressi del ponte è sbarrata da un cancello ed un muro, è l'esposto percorso originario anche per i pellegrini provenienti dal soprastante paese di Spiazzi prima della costruzione, del 1922, della galleria che permette un facile accesso dal piazzale dove arrivano i bus-navetta. Si risale fino a Spiazzi, dove si gode di un bel panorama sul lago di Garda, con disponibilità di punti di ristoro.
Il rientro è lungo lo stesso sentiero. Quasi tutto l'itinerario è sul versante nord.
Percorso B: da Brentino si prende sulla destra il sentiero 674 con alcuni tratti in decisa pendenza ed altri attrezzati con corde fisse. Superata la quota di 710 mt. con saliscendi si raggiunge Malga Orsa, dove si piega a sinistra sul sentiero 75, lungo il “Vajo dell’Orsa” fino al ponte tibetano. Oltrepassata la forra del Rio Pissotte, dopo circa 2,5km, passando tratti un po’ esposti ed attrezzati con corde fisse, si incontra il “Sentiero della Speranza” (percorso A) che si risale fino al Santuario e successivamente raggiunge la località Spiazzi. Il ritorno a Brentino avviene lungo il percorso A, completando il giro ad anello. Per questo itinerario non sono necessarie particolari attrezzature di sicurezza, ma passo fermo e sicuro.
Pranzo al sacco a Spiazzi
Quando
Dove
Madonna della Corona
37020 Brentino VR
Italia
Partecipare
Iscrizioni riservate ai soci CAI entro lunedì 6 novembre ore 12:00
Quota partecipazione 28 € soci gruppo Bottazzi - 30 € soci CAI
La quota verrà raccolta direttamente sul pullman. La prenotazione vincola la partecipazione e al pagamento della quota.
Iscrizioni: inviare un messaggio al Coordinatore Logistico: Bruno Barcatta 348 6130067
Coordinatrice aggiunta: Francesca Allievi
N.B La partecipazione all’escursione richiede di: avere capacità personali commisurate alle caratteristiche e difficoltà del percorso; essere dotati di idoneo equipaggiamento; godere buone condizioni di salute e attenersi alle disposizioni del coordinatore logistico. Ciascuno deve contare sulle proprie capacità fisiche e tecniche, non essendo prevista la presenza di accompagnatori (AE.) Il coordinatore logistico cura e sovraintende solo gli aspetti pratico‐organizzativi dell’escursione.