Descrizione
Giunti al paese di Oneta, per chi proviene da Ponte Nossa, si prosegue per la strada provinciale e, 200 m dopo il municipio, si stacca sulla destra via Papa Giovanni XXIII (vedi cartello CAI) che ci condurrà alla località Plazza di Oneta (923 m) dove si parcheggia l’auto. Seguendo le indicazioni del cartello segnaletico CAI, si entra nel piccolo nucleo abitativo e, tenendo la sinistra, si percorre in discesa lo sterrato fino ad una cascina, a destra della quale si stacca il sentiero CAI n. 239. Dopo circa mezz’ora si giunge al bivio col sentiero per il Col di Zambla (vedi cartelli). Seguendo le indicazioni della segnaletica verticale si continua a salire dolcemente verso destra fino a sbucare in una radura con pozza, molto panoramica, un ultimo sforzo e in pochi minuti si giunge al rifugio Alpe Grem (1198 m, circa 50' dalla partenza). Dal rifugio in pochi minuti si sale allo sterrato di servizio alla Baita Bassa di Grem, che preso verso sinistra conduce in circa 10' alla medesima (1238 m). A questo punto, seguendo le indicazioni della segnaletica verticale, si svolta a destra percorrendo lo sterrato che ci porterà a visitare le ormai dismesse miniere di calamina. Poco dopo un vecchio edificio di minatori lo sterrato confluisce negli ampi pascoli del Grem. Si segue ora il sentiero che sale a destra, guidati dalla segnaletica orizzontale posta su pilastrini di roccia, si oltrepassa una pozza per l’abbeverata del bestiame, fino a giungere al bivio col sentiero 223 proveniente dal Col di Zambla, poco sotto è visibile la Baita di Mezzo di Grem (1457 m, h 1.40 ca. dalla partenza). Dalla Plazza di Oneta fino alla Baita Bassa di Grem il sentiero n. 239 è in comune col “Sentiero Etno-Naturalistico Baita Alpe Grem” voluto dalle amministrazioni comunali di Gorno e Oneta. Tale sentiero è caratterizzato e valorizzato dalla presenza di alcune bacheche relative alla miniera, allo stagno con il suo ecosistema, al bosco e all’alpeggio, realizzate dagli alunni delle scuole d’infanzia, elementari e medie dei due comuni in collaborazione con le varie associazioni locali tra cui il CAI della Val del Riso.