Il sentiero parte a Cugno di Sotto (535 m), frazione posta all'inizio dell'abitato di Olmo.
Dalla frazione Pianca di San Giovanni Bianco (810 m), nei pressi della Chiesa parte il sentiero che, in direzione est, procede a mezzacosta con percorso quasi pianeggiante.
Lasciata l’auto nella piazzetta di Reggetto (m. 983, frazione di Vedeseta), si prende la stradina in salita posta a fianco della bella fontana-lavatoio (i segnavia a lato strada indicano: 150, 152, Madonna della Cima).
La partenza inizia con una recente strada, di ciottoli e cemento, nel punto confinante con il numero civico 145 della Via Canvento di Sottochiesa.
Il sentiero è stato di fatto "sostituito" dalla strada sterrata che arriva ai Piani di Artavaggio. La strada parte dalla chiesa di Avolasio (1050 m) e sale con buona pendenza nel bosco, per poi attraversare le località Prato Giugno (1250 m) e Sella (1350 m).
Lasciata l’auto nella piazzetta di Reggetto (m. 962, frazione. di Vedeseta), si prende la stradina in salita posta a fianco della bella fontana-lavatoio (i segnavia a lato strada indicano: 150, 152, Madonna della Cima).
Lasciata l'auto al termine della strada asfaltata (a quota 1650 m ca.) si imbocca la strada sterrata per il passo di Dordona (che poi si seguirà a tratti) iniziando a salire costeggiando la sciovia del monte Toro.
Dal passo della Croce (1953 m - incrocio con sentiero 205, sentiero 207 e sentiero 208) si sale verso il Montebello (arrivo degli impianti sciistici - 2085 m).
Sentiero che collega il passo Dordona ai laghi del Porcile sul versante delle Orobie Valtellinesi.
Dal piazzale degli alberghi di Foppolo (1625 m) si sale verso nord-est in direzione della "Quarta baita" (1824 m).
In prossimità della stazione di partenza della seggiovia (quota 1140 m circa), si imbocca la mulattiera che, guadagnando rapidamente quota, passa vicino a diverse baite.
Dal lago Moro (2235 m - raggiungibile da Foppolo con il sentiero 204) si sale in direzione nord al vicino passo di Valcervia (2318 m).
Sentiero che raggiunge il passo della Croce passando per il Pizzo del Vescovo e la cima del monte Valgussera. Inoltre consente, al ritorno, un giro ad anello tramite il sentiero 205.
Il sentiero parte dalla località Il Dosso (1475 m), posta lungo la stradina che sale al rifugio Calvi dopo aver superato la frazione di Pagliari e le cascate della val Sambuzza (50' di cammino seguendo il sentiero 210 da Carona).
Percorrendo da Carona il primo tratto del sentiero 210 si arriva in località lago del Prato (1645 m).
Si parte dal tornante (1222 m - possibilità di parcheggio) posto lungo la strada che passa sopra il paese (svoltare subito a sinistra dopo il cimitero e salire per circa 1,5 km) e si sale quasi interamente lungo la strada di servizio (ENEL), in gran parte sterrata.
Dalla frazione Pagliari (1315 m - raggiungibile da Carona percorrendo il primo tratto del sentiero 210) si scende a destra e si attraversa il fiume Brembo.
Traccia poco frequentata, rappresenta un'interessante e validissima alternativa alle classiche vie di accesso alla zona dei Laghi Gemelli.
Da qualche anno è stato definito questo sentiero come "il sentiero del partigiano".
Il sentiero è denominato "giro dei cinque laghi" e si descrive percorso in senso orario. Nell'autunno del 2015 è stato modificato il tracciato relativo al primo tratto fino al lago Casere.
Partendo dal rifugio Laghi Gemelli (1968 m) si attraversa la diga dell'omonimo lago.
Il sentiero parte dalla sponda sinistra orografica del lago artificiale di Carona (strada a dx all'inizio dell'abitato che passa sulla diga e porta sull'altra sponda; oppure in fondo al paese, subito prima della Centrale ENEL si trova una stradina a dx che aggira il lago di Carona a monte e porta
Dalla centrale ENEL di Valgoglio (centrale di Aviasco - 960 m - posta al termine della strada che proviene dal centro abitato), si sale lungo il torrente in direzione nord-ovest per circa 10', lo si attraversa a quota 1045 m e si piega in direzione sud rimontando il fitto bosco fino ad entrare ne
Dal parcheggio presso le baite di Mezzeno si inizia a guadagnare quota sul versante sinistro della valle (orografico destro) lungo il sentiero che porta alle prese dell'acquedotto.