Introduzione
Un percorso ad anello per conoscere piccoli caseifici, pascoli e il territorio rurale tra la Valle Imagna e Brembilla. Si seguiranno soprattutto sentieri poco conosciuti in un'alternanza di piccoli nuclei di case, prati, boschi e mulattiere. Il cammino, mai impegnativo, consente inoltre di conoscere e ammirare l’architettura tipica di queste valli.
Descrizione
Il percorso ha inizio da Corna Imagna (736 m - parcheggio nei pressi della chiesa parrocchiale o del cimitero). Dalla piazzetta davanti alla chiesa si segue via Finilmascher per circa 100 m (seguire le indicazioni per Canito) per poi deviare a destra su una rampa in cemento in discesa che porta alla sottostante mulattiera.
Il percorso prosegue in leggera discesa su un bell’acciotolato ancora ben conservato che conduce alla sottostante via Canito (665 m) in circa 15 minuti. Dopo pochi metri, dopo aver superato una valletta si sale sulla sinistra seguendo prima una strada cementata e poi la mulattiera ben conservata che raggiunge in altri 10 minuti Canito, borgo con alcuni angoli ove l'architettura tipica della valle si è ben conservata.
Si prosegue tra le case oltrepassando la chiesa fino al cartello indicatore che ci fa deviare a destra (gradini - 693 m di quota). Il sentiero in discesa incontra un primo cancelletto (da chiudere con attenzione dopo il nostro passaggio) che attraversa un prato ove possono esserci animali al pascolo. Si incontra poi il successivo cancelletto metallico (da richiudere) e in breve si raggiunge una valletta.
Dopo circa un centinaio di metri è necessario prestare attenzione alla segnaletica, infatti a un bivio noi dovremo imboccare un sentiero sulla nostra destra (15 minuti da Canito). Questo prosegue nel bosco perdendo leggermente quota e dopo aver superato un torrente in circa 10 minuti raggiunge una prima radura con baita (con due cancelletti da richiudere) e dopo poco una seconda caratterizzata da begli esemplari di castagno.
Si prosegue per un breve tratto sulla strada di accesso alla baita che si lascia dopo poco imboccando un sentiero sulla nostra sinistra che si percorre verso Ca’ Taiocchi per circa 10 minuti fino a un ulteriore bivio (625 m circa di quota). Si segue il sentiero sulla nostra sinistra che sale ora nel bosco con alcune svolte fino a sbucare dopo 20 minuti nei prati di Recudino (751 m).
Questa località è servita da una strada sterrata che proviene da Berbenno e che seguiremo per un tratto passando nei pressi di un piccolo caseificio e di una caratteristica costruzione in pietra restaurata, “Ol Casèl de Recűdì”, che veniva utilizzata quale ambiente refrigerato naturalmente per la conservazione di alcuni prodotti alimentari come il latte e suoi derivati come burro e panna (bacheca).
Seguiremo la strada che prosegue sempre in piano per circa 10 minuti fino a un quadrivio: noi imboccheremo a sinistra il sentiero che sale nel bosco e che incontra nella sua prima parte una strada forestale e, a tratti, ne condivide il percorso fin nei pressi del Monte Colzasco (796 m - 10 minuti). Successivamente la pendenza si fa meno accentuata e si passa sul versante rivolto verso Berbenno camminando tra muri a secco, il percorso è sempre molto vario e panoramico.
Il nostro sentiero raggiunge una nuova strada sterrata che attraversa una nuova zona di pascoli e che ci conduce fino a incontrare il segnavia 571 (periplo della Valle Imagna) che seguiremo per il tratto successivo.
Dopo aver salito una lunga scalinata, giungeremo a San Piro (933 m - 30 minuti dal M. Colzasco - ore 2:20 da Corna I) punto ove è necessario sostare per ammirare il panorama e il caratteristico campanile posto a circa 50 metri di distanza. Si segue ancora il 571 prima in discesa (dopo circa 10 minuti è possibile chiudere in anticipo il nostro anello seguendo la bella strada sterrata che dolcemente riporta a Corna Imagna), poi nuovamente in salita passando nei pressi di Ca’ Baghina fino ad arrivare a quota 930 m circa, per seguire quindi il sentiero sulla nostra destra che ci porta sul versante della Val Brembilla verso la Chiesa di Blello (951 m - 40 minuti da S. Piro) altra località ove ammirare le tipiche architetture di queste valli.
Proseguiamo ora sul segnavia 592E su strada campestre verso il cimitero e dopo averlo oltrepassato di pochi metri imbocchiamo il sentiero sulla nostra sinistra che risale in mezzo al prato e in una ventina di minuti raggiunge le case di Curnino alto (1.018 m). Seguendo sempre il 592E prima lungo una strada forestale e poi nuovamente su sentiero, si ritorna nel bosco e si giunge alla Bocchetta Piazzacava (1.149 m - 30 minuti da Curnino alto).
Ritorniamo ora sul versante della Valle Imagna e seguiamo per un tratto il segnavia 571 fin nei pressi della C.na Piazzacava (1.054 m), poi il 581 che conduce alla strada nei pressi di Ca’ Cavaggio. Attraversata la strada si prosegue ora con minore pendenza sempre seguendo il 581 incontrando infine il cimitero e l’abitato di Corna Imagna dal quale siamo partiti (ore 1:20 dalla Bocchetta di Piazzacava).
Consigli
A Corna Imagna sono presenti due piccoli caseifici così come a Recudino; anche nel fondo valle vi è possibilità di fare acquisti di prodotti caseari tipici.
Segnavia: nella prima parte del percorso, da Corna Imagna a S. Piro è presente solo il segnavia (bandierina) con il logo dei percorsi della cultura casearia. Oltre S. Piro si seguiranno i segnavia 571, 592E e 581 (è comunque sempre presente il segnavia con il logo del percorso della cultura casearia).