Sentiero 150A: Rifugio Gherardi - Piani di Artavaggio

    In breve
    Difficoltà
    Esposizione
    Sud
    Tempi
    Andata
    1:30
    Ritorno
    1:30

    È il percorso più diretto che collega la piana del rif. Gherardi ai Piani di Artavaggio. È stato oggetto qualche anno fa di una sistemazione del fondo al fine di consentire la percorribilità con MTB. Subito a nord del rifugio Gherardi, il 150A si stacca a sx del sentiero 120, procedendo affiancato a quest'ultimo fino all'altezza dell'ex-rifugio Cesare Battisti (ora struttura privata). Lì volge a ovest iniziando a dirigersi verso i Piani di Artavaggio. Con alcuni saliscendi, si procede presto in ambiente aperto e prativo giungendo, a ca. metà sentiero, alla Casera Alta (ca. 1735 m, alle spalle della quale si stacca una traccia che conduce al sovrastante p.so del Sodadura). Proseguendo si giunge, in breve, presso un massiccio "termenù", posto a marcare gli antichi confini della Repubblica di Venezia con lo Stato di Milano. Si procede attraversando qualche breve tratto di bosco fino a giungere in vista dei bei Piani di Artavaggio (circa 0,5 km prima di raggiungerli, sulla dx si stacca un sentiero che conduce al M. Sodadura per la sua cresta sud-ovest). Il nostro sentiero termina presso il giallo edificio dell'ex-Albergo degli sciatori (ca. 1645 m), incrociando in tal punto il sentiero 150, il sentiero 151, la stradina che sale al rif. Nicola e al rif. Cazzaniga-Merlini nonché quella che conduce al vicino rif. Sassi-Castelli.

    18 foto disponibili per questo contenuto
    • Il passo del Sodadura zoomato dal 150A.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • EXTRA (E): il breve passaggio su roccia verso il termine della lunga cresta SO del M. Sodadura.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • EXTRA (E): giungendo in vetta al M. Sodadura per la cresta sud-ovest.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • EXTRA (E): salire dal 150A - per la cresta SO o per quella E - al M. Sodadura. In vetta.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • EXTRA (E): salire dal 150A - per la cresta SO o per quella E - al M. Sodadura. In vetta.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • I Piani di Artavaggio zoomati dal sentiero.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • EXTRA (E): salire per traccia dalla Casera Alta al p.so del Sodadura. FOTO: la cresta E dal passo.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • EXTRA (E): salire per traccia dalla Casera Alta sino al p.so del Sodadura. FOTO: in arrivo al passo.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • Il massiccio Termenù.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • EXTRA (E): salire per traccia dalla Casera Alta sino al p.so del Sodadura.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • Giungendo alla Casera Alta.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • La Casera alta. Alle sue spalle vi è una traccia che sale al p.so del Sodadura, 130 m più in alto.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • Lo Zucco di Maesimo. In centro-sx: la Casera di Maesimo.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • È un sentiero molto bello e panoramico. Ecco laggiù il Resegone che ci saluta.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • Il M. Sodadura signoreggia sull'intero 150A. Visibile le belle creste E e SO.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • Sul 150A.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • La Casera Alta, zoomata dal 150A. Alle sue spalle, visibile la traccia che sale al P.so del Sodadura
      (M. Lussana, 1/5/25)
    • L'ex-rifugio Cesare Battisti (ora struttura privata) visto dall'inizio del 150A.
      (M. Lussana, 1/5/25)
    E: Escursionistico