Descrizione
A un centinaio di metri dall'ampio parcheggio posto dopo il cimitero del paese, un cartello indica il segnavia CAI n° 505: il tracciato segue l'antica mulattiera che collegava il paese con la contrada Pernice. Risaliamo la mulattiera in direzione NE e, dopo circa 15', superiamo una santella in località Cornelle. Poco più avanti, in prossimità della strada asfaltata, si può godere di una bella vista sul fiume Brembo. Ancora 5' di cammino e raggiungiamo la contrada Padronecco; su questo “balcone verde” regna la quiete e sembra che tutto ciò che c'è attorno prenda le distanze dal caos di fondovalle. E' questa la patria di Don Giovanni Antonio Rubbi, conosciuto con l’appellativo “Preòst Sant”; sulla facciata della casa natia è stata posata una targa commemorativa che ricorda questo illustre personaggio storico. A quota 700 m, la contrada Pernice con i suoi angoli pittoreschi. Il tratto di percorso che segue non ha più le caratteristiche della mulattiera bensì quelle di un sentiero. Superato un fabbricato rurale si giunge ad un bivio, a destra il sentiero porta sulla linea tagliafuoco, a sinistra i segnavia di colori bianco-rosso ci indicano la via da percorrere. Il sentiero si addentra poi in una zona ancora selvaggia, denominata “La Mughera”. In alcuni punti si apre un vasto panorama sulla conca di Zogno. Dopo aver camminato per circa un'ora e mezza, si vedono spuntare nei prati le case del borgo Sonzogno (Sum Zogno): da questo toponimo l'origine del cognome Sonzogni tanto diffuso nel Comune. Si svolta nel pascolo in direzione NE, percorrendo poi un tratto di sentiero rilassante in un bosco di faggi per giungere al Rifugio Monte Zucco (Gasp) in località Foppi. Da qui la possibilità di salire al M. Zucco prima di proseguire sul sentiero più battuto che conduce verso S. Antonio Abbandonato. Dalla piccola frazione la possibilità di ritornare a Zogno seguendo il sentiero 505A oppure il sentiero 505B.