Cosa
Bella escursione, In un contesto paesaggistico, geologico e naturalistico di grande pregio; dopo una prima salita piuttosto impegnativa si apre la valle glaciale ad U percorsa dal torrente Poia che nell’anfiteatro terminale è circondata da cime dietro le quali è adagiato il ghiacciaio dell’Adamello, considerato il più grande ghiacciaio delle Alpi italiane. Si parla della Cima centrale di Poia ( 2972mslm), Corno Gioia (3055),Cima Arrigo Giannantonj (3141), Corno Pian di Neve (3177), Corno dell’Adamè (3275) Cima Levade (3243), Cima dell’Artigliere (2903). Lungo il percorso incontreremo prima il rifugio Città di Lissone nella parte sommitale della balza glaciale, a fianco dell’invaso artificiale, e quindi il rifugio Baita Adamè posto su un piccolo rilievo a metà valle. Il percorso non presenta particolari difficoltà a meno del primo tratto in cui affronteremo un dislivello di 400m in circa 2km lungo la scala dell’Adamè.
Caratteristiche dell’escursione:
percorso: A/R difficoltà: E distanza: 17Km Salita: 700m ore: 7:00
Quota partenza: 1600m Quota max: 2300m Acqua potabile lungo il percorso: ai rifugi
Attrezzatura: scarponi – bastoncini – abbigliamento e accessori di media montagna adeguato alla quota e al meteo. Presenza di acqua sul sentiero.
Programma:
Dalla base della teleferica in prossimità della Malga imbocchiamo il sentiero 615 (SI) cioè le “Scale dell’Adamè“, un percorso a gradoni di pietra che permette di risalire i 400 metri del salto roccioso che separa il parcheggio dalla val Adamè. La maggior parte di questo ripido percorso a zig-zag è protetto da balaustre di legno, quindi è un sentiero sufficientemente sicuro, ma percorribile solo con attrezzatura adeguata in quanto i gradoni sono a tratti scivolosi, soprattutto se umidi. Attenzione in caso di patologie a carico dell’articolazione del ginocchio nella discesa. Il sentiero è completamente in ombra al mattino e ciò facilita l’ascesa in estate. Giunti in sommità della balza si aggira il bacino artificiale per raggiungere il Lissone. Da qui proseguiamo per la Baita Adamè lungo il sentiero 601 in circa un’oretta. E’ questo il tratto più semplice dell’intera escursione, praticamente in piano. Si tratta di quasi 3 km di agevole sentiero per soli 100 metri di dislivello. Qui si gode dell’evidente geomorfologia glaciale della valle ad U. I versanti mostrano i due livelli dell’erosione glaciale e, verso la testata della valle, già si intravede il circo. A metà percorso incontriamo una malga attiva con animali da pascolo e da cortile liberi. Lasciato il rifugio prendiamo il sentiero 630, verso il bivacco Ceco Baroni in sinistra del torrente Poia fino al pian della vedretta a quota 2300; in questo tratto il sentiero si fa più difficoltoso per la quantità di acqua che satura la piana (consiglio scarponi impermeabili a collo alto). Giunti alla meta ci fermiamo per il pranzo PRANZO AL SACCO
Rientro per il medesimo percorso in quanto non si riesce ad attraversare il torrente per la gran quantità di acqua presente nell’invaso.
Quando
Dove
valle Adamè
25040 fresine BS
Italia
Partecipare
ISCRIZIONI entro Lunedì 5 agosto alle ore 20:00
Inviare un messaggio whatsapp al coordinatore logistico: Piero Mosconi tel. 336 589301,
coordinatore logistico aggiunto Lucia Richini
N.B La partecipazione all’escursione richiede di: avere capacità personali commisurate alle caratteristiche e difficoltà del percorso; essere dotati di idoneo equipaggiamento; godere buone condizioni di salute e attenersi alle disposizioni dei coordinatori logistici. Ciascuno deve contare sulle proprie capacità fisiche e tecniche, non essendo prevista la presenza di accompagnatori (AE.) Il coordinatore logistico cura e sovraintende solo gli aspetti pratico‐organizzativi dell’escursione.
Rimborso spese viaggio al conducente dell’auto, in ragione di 0,30 €/km da dividere tra i passeggeri della vettura (conducente escluso).
Contributo di 1 € per spese organizzative del Gruppo Seniores “E.Bottazzi”.