Descrizione
N.B.: richiede buone doti di orientamento in quanto dopo i ruderi della baita Grabiasca alta (1877 m) il sentiero non è quasi più individuabile, il sedime è stato occupato dal prato e rovinato da fenomeni erosivi. Sono presenti bolli segnavia e picchetti, ma è necessario avere doti di orientamento e prestare attenzione per individuare la segnaletica talvolta nascosta dalla vegetazione ma comunque rintracciabile con un minimo di attenzione. In caso di scarsa visibilità se ne sconsiglia la percorrenza. Da quota 2300 m i prati terminano e il percorso è individuabile più facilmente osservando i segnavia sulle pietre. Da questo punto fino al passo di Valsecca non ci sono particolari difficoltà di progressione o tratti particolarmente esposti, ma è richiesta la capacità di muoversi con passo sicuro su terreno instabile. I segnavia indicano la direzione da seguire, in alcuni tratti su una traccia, in molti altri su pietraie senza una traccia evidente...
Dalla località Grabiasca (750 m) salendo in direzione nord-ovest si entra nei boschi dell'omonima valle, incontrando la località Campello (1160 m) e, di seguito, la baita Bassa di Grabiasca (1443 m). Da qui si continua a salire incontrando la deviazione per il sentiero 256 e, successivamente, la baita di Mezzo (1654 m) e poi le rovine della Baita Alta di Grabiasca (1877 m). Da queste rovine - che il sentiero attraversa - la traccia sale, per lo più lineare, in direzione nord-ovest sino a ca. 2200 m di quota, andando a raggiungere due enormi massi (posti a quota 2190 m) visibili da molto lontano e molto utili come punto di riferimento, recanti grandi scritte e segnavia: sul masso a sx viene indicata la traccia da seguire per il ben visibile e non distante p.so di Grabiasca; su quello a dx viene indicato il percorso da seguire per affacciarsi sulla Valsecca: quest'ultimo è il nostro sentiero, da ora più facilmente individuabile sia come traccia sia come segnavia. Si continua sempre a guadagnare quota, giungendo a una selletta a NNE dei due grandi massi summenzionati (bocchetta del P.zo Ceppo, ca. 2445 m) posta tra le pendici meridionali del P.zo Poris (visibili ometti di pietra che indicano la salita al P.zo Poris) e quelle settentrionali del P.zo Ceppo: ci si affaccia in tal modo sulla Valsecca e si prende ad aggirare il Pizzo Poris. In poco tempo si giunge al punto più alto del sentiero (ca. 2515 m, altre indicazioni per il P.zo Poris), per poi discendere leggermente fino a raggiungere l'ormai prossimo passo di Valsecca (2494 m, incrocio con il sentiero 225).