Descrizione
N.B. La numerazione 326 è stata eliminata in quanto detto sentiero si sovrappone alla parte terminale del 401. Al fine di non avere doppia numerazione sulle (nuove) carte e sul posto si porrà unicamente il segnavia 401.
L'ex sentiero 326 (denominato anche 401) partiva dal rifugio Albani (1939 m) e scendeva alla sottostante zona delle miniere, attraversava la conca del lago del Polzone e si dirigeva al colle della Guaita. Scendeva leggermente sull'altro versante e proseguiva su terreno ghiaioso sino al canale roccioso dove inizia la via ferrata. Le prime scalette verticali permettevano di accedere alla parte centrale del canale che, attraversato, consentiva con percorso più agevole e nuove scalette, di salire al passo della Porta. Piegando a destra una scala supera un primo salto verticale e, proseguendo con tratti attrezzati, si superano placche e si guadagna quota. Procedendo ora su pendii esposti, in parte rocciosi e in parte erbosi, si supera lo sbocco del canale percorso all'inizio della ferrata e si giunge a una selletta. Sempre con percorso attrezzato si arriva alla base del circo (Conca del Fupù) e, con minori difficoltà, ai prati nei pressi della Corna delle Quattro Matte. Oltrepassato il crestone delle Pecore, con un ultimo tratto attrezzato si raggiunge lo sbocco del canalone del Vallone: la Bocchetta del Visolo, posta tra il M. Visolo e la Presolana orientale. Piegando a sinistra si guadagna rapidamente l'erbosa vetta del monte Visolo (2370 m).