Il “Sentiero delle Orobie” è un’opera alpina lombarda, in Italia, di grande rilevanza storica, naturalistica e alpinistica. Questo magico itinerario è stato inventato e realizzato negli anni 1950-1975 dalla sezione e sottosezioni CAI di Bergamo, sotto la spinta di Carlo Ghezzi, presidente della Sezione dal 1951 al 1962, e l’entusiasmo di Gianbattista Cortinovis che con alcuni collaboratori furono i principali artefici dell’opera.
Sono centinaia e centinaia ogni estate gli alpinisti, escursionisti e turisti che percorrono il “Sentiero delle Orobie”. Questo incantevole cammino attraversa da un capo all’altro la provincia bergamasca e collega tutti i rifugi CAI del versante meridionale delle Orobie. Il “Sentiero” è un affascinante percorso a tappe in quota, media 2.100-2.200 metri, con punte fino a 2.700 metri, che attraversa paesaggi vari e suggestivi sotto tutti i punti di vista, abbelliti da montagne di rara imponenza. Il tratto occidentale inizia dalla val Stabina mentre il settore Centro-Orientale parte dall’ambiente calcareo della val Canale, per congiungersi nella zona dell’alta valle Brembana, percorrere quella di alta montagna della valle Seriana (il circo dei giganti delle Orobie tra pizzo Redorta e pizzo Coca), attraversare la valle di Scalve, per concludersi nello spettacolare ambiente dolomitico della conca della Presolana, luogo privilegiato dal movimento degli arrampicatori, non solo bergamaschi.
Difficoltà: è un percorso che presenta tappe adatte a escursionisti esperti (EE), da non sottovalutare per alcuni tratti in ambienti alpini molto severi, esposti e dove chiazze di neve sono possibili fino a stagione inoltrata.
Il sentiero delle Orobie orientali "ad anello" permette di partire e arrivare ad Ardesio semplificando così l'organizzazione del percorso e inoltre di evitare la via ferrata "Della Porta", tratto EEA da compiere con attrezzatura adeguata. Ricalca fedelmente il classico Sentiero delle Orobie orientali a eccezione della prima e ultima tappa.
Il “Sentiero delle Orobie” è un’opera alpina lombarda, in Italia, di grande rilevanza storica, naturalistica e alpinistica. Questo magico itinerario è stato inventato e realizzato negli anni 1950-1975 dalla sezione e sottosezioni CAI di Bergamo, sotto la spinta di Carlo Ghezzi, presidente della Sezione dal 1951 al 1962, e l’entusiasmo di Gianbattista Cortinovis che con alcuni collaboratori furono i principali artefici dell’opera.
Sono centinaia e centinaia ogni estate gli alpinisti, escursionisti e turisti che percorrono il “Sentiero delle Orobie”. Questo incantevole cammino attraversa da un capo all’altro la provincia bergamasca e collega tutti i rifugi CAI del versante meridionale delle Orobie. Il “Sentiero” è un affascinante percorso a tappe in quota, media 2.100-2.200 metri, con punte fino a 2.700 metri, che attraversa paesaggi vari e suggestivi sotto tutti i punti di vista, abbelliti da montagne di rara imponenza. Il tratto occidentale inizia dalla val Stabina mentre il settore Centro-Orientale parte dall’ambiente calcareo della val Canale, per congiungersi nella zona dell’alta valle Brembana, percorrere quella di alta montagna della valle Seriana (il circo dei giganti delle Orobie tra pizzo Redorta e pizzo Coca), attraversare la valle di Scalve, per concludersi nello spettacolare ambiente dolomitico della conca della Presolana, luogo privilegiato dal movimento degli arrampicatori, non solo bergamaschi.
Difficoltà: è un percorso che presenta tappe adatte a escursionisti esperti (EE), da non sottovalutare per alcuni tratti in ambienti alpini molto severi, esposti e dove chiazze di neve sono possibili fino a stagione inoltrata. L'ultima tappa è classificata EEA in quanto percorre la via ferrata "Della Porta" ove è necessario specifico kit da ferrata.