Descrizione
Ultima tappa dell'itinerario Sentiero delle Orobie Orientali.
Impegnativo per lunghezza e parti attrezzate da percorrere con kit da ferrata il tratto dal rifugio Albani al M. Visolo.
In alternativa alla via ferrata si può utilizzare il sentiero 311 che conduce ad Ardesio e a Valcanale (sentiero delle Orobie ad anello).
N.B. questo sentiero, stante la lunghezza e le difficoltà, viene "spezzato" in due tratte, una fino al rifugio Albani ove si pernotta, l'altra da questo fino al M. Visolo e di seguito al Passo della Presolana.
Dal passo della Manina (1821 m) si attraversa a mezzacosta sotto le pendici del monte Pizzul per poi risalire con qualche tornante alla sella dell'Asta (1968 m). Quindi si attraversa il fianco occidentale del M. Barbarossa fino alla conca sotto la parete del Pizzo di Petto. Il sentiero, aggirato uno sperone roccioso, conduce al canalino roccioso posto tra le due cime del Pizzo di Petto, che si risale fino al colletto sommitale (tratto attrezzato difficoltà EE). Si scende leggermente costeggiando le falde meridionali del monte Vigna Vaga fino al passo di Fontanamora (2253 m) e si risalgono i pendii calcarei che scendono dall'omonima cima. Proseguendo si passa sul versante scalvino con una cengia che attraversa la parete est del M. Ferrante e, di seguito, si giunge sui pendii meridionali di detto monte che degradano verso il passo dello Scagnello (2080 m - da qui è possibile scendere sul 311 verso la Valzurio verso Ardesio e chiudere così il sentiero delle Orobie ad anello). Calando per pendii erbosi si è in breve al rifugio Albani (1939 m). Fino al rifugio Albani non è necessario il kit da ferrata.
Dal rifugio Albani (1939 m) il sentiero (che aveva anche numerazione 326) scende poi alla sottostante zona delle miniere, attraversa la conca del lago del Polzone e si dirige al colle della Guaita. Scende leggermente sull'altro versante e prosegue su terreno ghiaioso sino al canale roccioso dove inizia la via ferrata (difficoltà EEA - indispensabile kit da ferrata). A destra una scala supera un primo salto verticale e, proseguendo con tratti attrezzati, si superano placche e si guadagna quota. Procedendo ora su pendii esposti, in parte rocciosi e in parte erbosi, si supera lo sbocco del canale percorso all'inizio della ferrata e si giunge a una selletta, il Passo della Porta. Sempre con percorso attrezzato ora in discesa si arriva alla base del circo (Conca del Fupù) e, con minori difficoltà, ai prati nei pressi della Corna delle Quattro Matte. Oltrepassato il crestone delle Pecore, con un ultimo tratto attrezzato si raggiunge lo sbocco del canalone del Vallone: la Bocchetta del Visolo, posta tra il M. Visolo e la Presolana orientale. Piegando a sinistra si guadagna rapidamente l'erbosa vetta del monte Visolo (2370 m).