Descrizione
NB: Il tempo di percorrenza per questo sentiero è quello mediamente impiegato da un escursionista allenato (escluse le soste). Visto il tipo di fondo spesso "delicato" ove bisogna procedere con attenzione, questo tempo potrà variare anche di molto in base alle capacità ed allenamento del singolo escursionista.
Dal rifugio (1892 m) si scende per breve tratto verso Valbondione fino al ponticello e si attraversa il torrente (una volta si attraversava - quando possibile - il torrente più in alto, oltrepassata la baita di Coca). Si abbandona il sentiero 301 che scende a valle, per salire sulla sinistra, rimontando la costa erbosa e guadagnando quota fino ad intercettare la valle del Polledrino (2150 m circa). Il sentiero ora procede a mezzacosta, attraversa alcune vallette e, dopo alcuni saliscendi, arriva al passo del Corno (2220 m). Si scende ora leggermente e, attraversando pendii molto ripidi, ci si porta alla base di un canale di sfasciumi che si supera (tratto attrezzato) per salire al soprastante piccolo pianoro. Si prosegue a mezzacosta fino alla Sponda Arsena (2350 m circa) per affacciarsi sulla Valmorta e, con una serie di tornanti, perdere velocemente quota fino al piccolo bacino artificiale (bacino di modulazione di Valmorta - 1798 m) sottostante la grande diga del Bacino Barbellino. Si risale alla casa dei guardiani e, costeggiando per un breve tratto il Bacino del Barbellino, si arriva infine al rifugio Curò (1915 m).