Descrizione
Il 520 - sentiero ad anello - parte dalla chiesetta di S. Maria (XIV sec., ca. 370 m s.l.m.) posta poche decine di metri a monte della chiesa parrocchiale di Comenduno.
Dopo essere saliti in pochi minuti alla cappella degli Alpini, si continua fino a immettersi su una stradina che presto si abbandona seguendo sulla sinistra - a fianco di una costruzione – le indicazioni per la Madonna del Narciso.
Il sentiero sale nel bosco fino a raggiungere - alla base di suggestive pareti – la lapide a memoria di A. Marinelli. Seguendo le indicazioni del 520 si giunge poi a un paio di semplici e brevissime "scalette fisse", che aiutano a superare un piccolo salto di roccia.
Si giunge presso la caratteristica "Corna Anesì", un masso in bilico sulla sottostante val Seriana, quindi si arriva in breve sino alla "Madonnina del Narciso", un balcone panoramico dirimpetto al M. Misma, con bella vista sulla bassa val Seriana.
Il sentiero continua in falsopiano in direzione ovest, poi inizia a salire il versante meridionale del M. Rena, sino a raggiungerne l’erbosa cima (1143 m), “allietata” da grandi antenne ripetitrici e frequentata dagli amanti del parapendio.
Appena oltrepassata la cima - verso nord - ci si imbatte in una stradina che va seguita per circa 20’ sino a giungere alla graziosa frazione di Ganda (1067 m). Nella piazzetta della chiesa si trovano le indicazioni per il sentiero 520, il sentiero 538, il sentiero 521 e il sentiero 522. Seguendo la segnaletica, poco sotto l’abitato si costeggia una piccola ma profonda, oscura voragine a stento protetta da un basso cancelletto: è il “Büs de la Cavra”.
Più avanti, il sentiero 538 si stacca pianeggiante sulla destra mentre il 520 continua la sua discesa a sinistra. Si prosegue nel bosco (scarsissimi segnali ma il sentiero non dà adito a dubbi) passando a fianco di una sorgente/abbeveratoio e si continua a scendere, sino a incontrare due cascine; subito sotto la 2a di esse vi è un bivio: seguire verso dx la segnalazione del 520 sino a giungere alla conca prativa di Merà (raggiungibile anche dalla frazione Rova di Gazzaniga) con ampia vista sulla sottostante val Seriana.
In mezzo alle case che compongono il piccolissimo nucleo si trova l’indicazione del 520 che procede pianeggiante, in direzione sud (poi sud-ovest). Poco dopo si trova un bivio segnato.
Dopo ancora un poco si trova un bivio non segnato: prendere a sx il sentiero che inizia a scendere, superando – poco più sotto – il facile passaggio roccioso detto “La Scala” (presenza di corde corrimano).
Il sentiero continua poi pressoché in piano sino a giungere a una valletta con pozza e ruscelletto: siamo al “Pé del diàol” (targa in loco con la breve relativa leggenda). In breve si giunge poi all’aperto, in vista di Comenduno: la grande chiesa parrocchiale presso cui abbiamo lasciato l’auto è ben visibile e ci guida negli ultimi 300 metri di cammino.
Nota: il percorso, a tratti, è in comune con sentieri locali le cui indicazioni ci accompagnano: n° 1, 2, 4 e 6 (Agostino Noris) nella parte iniziale; n° 3 e 6 (Agostino Noris) nella parte finale.