Il sentiero parte dai piani dell'Avaro, in prossimità dell'albergo (1702 m).

Dal rifugio Benigni (2222 m) si scende alla sottostante conca erbosa e al ripido canale roccioso che si percorre con attenzione, soprattutto in caso di clima umido o dopo temporali o nevicate improvvise.

Il sentiero parte dalla località Caprile inferiore (840 m), posta a circa 2 km a nord di Averara.

Dal rifugio Madonna delle Nevi (1336 m), sopra Mezzoldo, si risale in prossimità del fiume Brembo in direzione nord-est arrivando alla località Prà del Muto (1488 m).

Dal rifugio (1829 m) si sale al passo San Marco (1992 m) con l'antica mulattiera (la storica Via Priula) e si scende poi in Valtellina lungo la strada carrozzabile che porta a Morbegno per circa 150 m.

Dalla località sciistica di San Simone (parcheggio), si oltrepassa il grande piazzale degli alberghi e si prosegue lungo la strada sterrata che conduce alla baita del Camoscio, punto d'inizio del sentiero 116.

Si percorre la strada che da Cambrembo sale a S. Simone. Dopo circa 1 km, sulla destra (1452 m) ha inizio il sentiero 112 che dapprima segue una strada campestre per raggiungere la località Forno (1476 m circa).

Sentiero che permette di raggiungere Foppolo partendo dal passo di Tartano.

Dalla baita Camoscio (1781 m) si risale la strada sterrata fino a riprendere il sentiero 101.

Dal Ponte del Becco (S.P. che sale in Val Taleggio - 593 m) si percorre per un breve tratto la valle Asinina per poi piegare verso est (destra) e proseguire su sentiero a tratti ripido per terreno boscoso.

Si percorre la strada automobilistica che sale da San Giovanni Bianco in direzione Pianca e da qui sempre su strada automobilistica, in direzione località  Era/Cespedosio.

Il sentiero consente di collegare nel modo più breve i piani dell'Avaro al sentiero 101 in direzione del rifugio Benigni.

Il sentiero parte dalla località Soliva di Sparavera (Mezzoldo) a quota 950 m circa.

Dal Ponte di pietra (Put de préda; m 795; dove si trova uno slargo per parcheggiare), in bassa Val Mora, dirigersi verso Valmoresca percorrendo i vecchi tratti dell’antica mulattiera che incrociano e tagliano l’attuale strada che sale in paese.

Dalla località Ponte dell'Acqua (1250 m circa) sopra Mezzoldo, non appena superato il bacino artificiale, sulla sinistra sale il sentiero (cartello segnavia).

Si parte dalla località Ponte dell'Acqua (1272 m circa) posta lungo la S.P. che conduce da Mezzoldo al passo San Marco. Appena superato il bacino artificiale si nota sulla sinistra una stradina e la segnaletica che indica l'inizio del sentiero.

Prima di arrivare alla frazione Le Piazzole di Piazzatorre (781 m), sulla sinistra parte il sentiero (su strada forestale) in direzione nord. A mezzacosta si entra nella Valle di Pegherolo che si attraversa su un ponte a quota ca. 920 m.

Dalla località Ponte dell'Acqua (1270 m circa) sopra Mezzoldo si imbocca la mulattiera che sale a destra nel bosco (lato sinistro orografico della valle).

Dalla frazione Piazzo sopra Piazzatorre (1112 m) il sentiero sale in direzione nord prima, e nord-est poi, percorrendo il vallone che scende dal monte Secco.

Il sentiero parte dalla strada provinciale della Val Brembana a Fondra (695 m), segue la stradina che sale alle frazioni di Cornelli (946 m) e, di seguito, a Pusdosso (1048 m). Da Pusdosso il sentiero prosegue per un breve tratto in direzione nord e poi gira verso ovest.

Il sentiero si stacca da via Vena - che corre ca.

Poco praticato dagli escursionisti, merita di essere percorso in ogni stagione dell'anno grazie alla vista che sa regalare una volta giunti in quota.

Il sentiero parte da Piazza Brembana, si stacca dalla vecchia via Priula nel centro storico.

Dalla frazione Piazzo di Piazzatorre (1112 m) il sentiero sale sul versante sinistro della valle di Torcola (destra orografica) seguendo per buona parte la strada forestale. In zona Piani Bassi attraversa la valle e continua in salita con tornanti raggiungendo la Casera (1486 m).

Da Piazza Brembana si scende verso il fiume Brembo di Mezzoldo, verso la località "i Fondi", trovando subito uno spiazzo a uso parcheggio; si attraversa un caratteristico ponte (a quota 493 m circa) con torre finale, giungendo in un ameno spiazzo erboso con un vecchio rudere e la Cappelletta dei