Descrizione
Passare una notte al rifugio Luigi Albani (quota 1939 m) significa assaporare da vicino il fascino magnifico che le pareti della Presolana sono in grado di trasmettere. Il bianco e verticale calcare che la costituisce varia di tonalità al variare del colore del cielo: abbagliante di giorno, infuocato al tramonto, oscuro e suggestivo prima di un temporale.
Il rifugio è in posizione ideale per alcune gite scialpinistiche in zona, nonché per affrontare le difficilissime vie di arrampicata sulla parete settentrionale. Più facile, ma non meno suggestiva è la via ferrata del Passo della Porta che permette di raggiungere il versante meridionale della montagna lungo cui sale la via normale alla vetta.
Ricordiamo infine che in inverno il rifugio è raggiungibile dagli sciatori delle piste di Colere percorrendo un breve e facile tratto di fuoripista.
Costruito e inaugurato nel 1967, il Rifugio Albani andò a sostituire l’ormai vecchia Capanna Trieste, sorta anni prima (1924) e tuttora visibile in prossimità del complesso minerario ora inattivo. Dedicato all’illustre alpinista, primo salitore della parete Nord della Presolana, nonché progettista del primo rifugio Coca, è di proprietà della sezione di Bergamo del Club Alpino Italiano. Ha una capienza di circa 70 posti letto ed è aperto in modo continuativo nel periodo estivo. Ultima tappa del Sentiero delle Orobie, è base per le difficili vie d’arrampicata alla parete Nord della Presolana nonché transito per la via ferrata del Passo della Porta. Attraverso il Passo dello Scagnello collega la Val di Scalve alla Val Seriana Superiore scendendo lungo la selvaggia Valzurio.