Permette il collegamento tra la località Bortolotti (1140 m, Valgoglio) e la zona dei laghi di Cardeto. Dapprima segue la stradina asfaltata che collega le contrade sopra Valgoglio mentre, poco dopo la località Masone, continua per il sentiero che si inoltra nel fitto bosco.

Descrizione in preparazione https://visitlakeiseo.info/wp-content/uploads/2020/03/Carta-dei-Sentieri-di-Predore.pdf

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NB: il sentiero deve essere ancora completato con la segnaletica verticale e orizzontale: pertanto non è sempre presente la numerazione CAI 111A sebbene la traccia sia sempre perfettamente visibile e percorribile.

Dal Rifugio Baita Cernello (1956 m) si segue il sentiero 230 verso il M. Madonnino.

Il sentiero consente di raggiungere comodamente il Lago dei Curiosi e il Lago di Cabianca dal rifugio Calvi. Costituisce, inoltre, una piacevole variante per la discesa a Carona dal rifugio (o per la salita a esso...).

ASSOLUTAMENTE da evitare nella stagione fredda e in presenza di neve o di ghiaccio.

E' il frequentato raccordo tra il parcheggio posto a Grumetti (ove finisce la strada carrozzabile) e il sentiero 305 che sale al rifugio Curò.

Il sentiero 862 è un percorso che unisce Palazzago alla frazione Beita.

Percorso ad anello che permette di raggiungere le cime sopra Santa Croce (San Pellegrino), il Monte Corno e il Pizzo Rabbioso. E' anche utile come raccordo tra i sentieri di Bracca/S. Pellegrino al M. Gioco (o M. Zucco).

Sentiero di collegamento tra il Passo di Fontanamora (sentiero 401 e sentiero 404) e la Val Sedornia/Passo degli Omini (sentiero 314).

Sentiero di raccordo tra il sentiero 309 e il sentiero 314.

Questo sentiero si stacca dal sentiero 537 poco sopra Cantul, a ca. 1120 m di quota. Esso permette di salire in modo più diretto alla cima della Cornagera (1311 m), in ca. 40' dal punto di stacco dal 537.

Questo sentiero rappresenta un'interessante e poco frequentata alternativa per raggiungere il Passo di Tartano ed eventualmente fare un giro ad anello per tornare a Foppolo con il sentiero 201 (dal Passo di Porcile) o con il

Questo tratto di sentiero è la prosecuzione naturale del sentiero 110 che da Valmoresca risale la Val Mora, conosciuta come Via Mercatorum, che storicamente ha avuto un importante ruolo negli scambi commerciali tra l'alta Valle Brembana e la Valtellina, allo

Si parte dal paese di Averara dove, lasciata l’auto al comodo parcheggio in via Centro, si imbocca la strada per Valmoresca.

Dal Ponte di pietra (Put de préda, a m 795; dove si trova uno slargo per parcheggiare) in bassa Val Mora, dirigersi verso Valmoresca percorrendo i vecchi tratti dell’antica mulattiera che incrociano e tagliano l’attuale strada che sale in paese.

Si segue il sentiero 550 che parte dalla funivia di Albino e appena raggiunto il Büco della Scabla e successivamente la Cappelletta della Madonna del Portico, si arriva al bivio con il 550A che, a sinistra, sale nell’abitato di Selvino.

Da Novazza (Valgoglio) si segue la strada fino alle miniere dove si può parcheggiare. Si scende leggermente come indicato da un cartello e si continua su un comodo sentiero.

Si parte da Piazza Matteotti, salendo per via Talpino, incontrando prima la chiesetta degli Alpini e poi quella dei Caduti della Montagna;

Il sentiero inizia a Nembro presso la cappella della Madonna dell’Uva, posta dove si incrociano tre vie: v. Madonna dell'Uva, v. Piazzo e v. Trevasco (varie possibilità di parcheggio a breve distanza dalla cappella). Si procede per v. Trevasco per ca.

A Gerosa percorrere la strada che conduce a Blello per quasi un km, oltrepassato prima il cimitero e un acquedotto di trova la partenza (cartello).

È il percorso più diretto che collega la piana del rif. Gherardi ai Piani di Artavaggio. È stato oggetto qualche anno fa di una sistemazione del fondo al fine di consentire la percorribilità con MTB. 

Questo percorso collega la località S. Bartolomeo (parcheggio) al Santuario di Salzana, è un utile collegamento che permette di chiudere giri ad anello in questa parte della Valle. Permette poi di raggiungere la Grotta dei Partigiani.