Dal rifugio Fratelli Longo (2026 m) si sale verso il lago del Diavolo, si attraversa la diga e si sale un ripido pendio che termina al passo della Selletta (2372 m).

Per immettersi sul 319A (noto come "Sentiero delle capre") si lascia il rifugio Carlo Medici ai Cassinelli, seguendo il sentiero 315 sulla stradina.

N.B.: richiede buone doti di orientamento in quanto dopo i ruderi della baita Grabiasca alta (1877 m) il sentiero non è quasi più individuabile, il sedime è stato occupato dal prato e rovinato da fenomeni erosivi.

Il sentiero parte nelle vicinanze del cimitero (790 m), posto all'inizio dell'abitato di Fiumenero. Si sale nella valle omonima lungo il lato orografico destro, attraversando il bosco con moderata pendenza.

Subito a monte del rifugio Antonio Baroni al Brunone (2295 m) sale il sentiero in direzione nord, oltrepassando un primo imbocco di galleria (miniera in disuso) e, successivamente, il grande e suggestivo scavo di una seconda galleria.

Dal rifugio Calvi (2006 m) si scende al lago Rotondo, si attraversa il suo emissario e ci si porta sul versante boscoso della valle del F. Brembo, che si percorre in leggera discesa fino alle Baite del Poris (1956 m).

Il sentiero parte dal rifugio Calvi (2006 m) e sale per un primo breve tratto in direzione nord. Poi piega a sinistra (sud-est) risalendo un costone che conduce in breve al passo Portula (2278 m).

NB: Il tempo di percorrenza per questo sentiero è quello mediamente impiegato da un escursionista allenato (5/6 ore escluse le soste).

NB: Il tempo di percorrenza per questo sentiero è quello mediamente impiegato da un escursionista allenato (escluse le soste).

Dopo aver superato il centro di Valgoglio, si prosegue sulla strada che porta alla centrale ENEL (via Vittoria, possibilità di parcheggio) fino ad imboccare sulla destra la stradina asfaltata a servizio delle frazioni Valenti e Bortolotti.

Dal rifugio Baita Cernello (1956 m) si sale verso est e poi verso nord, lungo il crinale che domina la conca del Cardeto. Si continua a salire, percorrendo un panoramico crestone roccioso, fino a quota 2340 m circa sotto il M.

Dal rifugio Baita Cernello (1956 m) in direzione ovest si attraversa la diga del Lago Cernello e si sale ai laghi Campelli basso e Campelli alto (2037 m).

Dopo aver superato il centro di Valgoglio, si prosegue sulla strada che porta alla centrale di Aviasco (ENEL, possibilità di parcheggio) fino ad imboccare sulla destra la stradina asfaltata a servizio delle frazioni Valenti e Bortolotti.

Il sentiero 236 parte dal sentiero 213 (Sentiero delle Orobie) a quota 1752 m nelle vicinanze del torrente (a est) che scende dalla Valle dei Frati. Si sale lungo il bosco che si fa sempre più rado fino alla diga a quota 1939 m.

Dalla diga del lago Nero (2013 m) sovrastante l'omonimo rifugio, sulla sinistra del sentiero 268 si stacca (sud) il sentiero 267, che prosegue per un primo tratto in piano fino alla val d'Aviasco.

Dalla piazza della chiesa di Gromo S. Marino (750 m) si svolta a sinistra e si percorre per circa 2 km una strada asfaltata, per poi girare a destra dove si trova segnato su pietra, molto in grande: "261 BAITE DEL CARDETO/233 PASSO PORTULA".

Il sentiero compie il giro dei laghetti del Cardeto e si stacca dal sentiero 233 appena raggiunta la conca del Cardeto. Si stacca sulla sinistra a quota 1680 m ca.

Il sentiero attraversa numerose vallette con acqua che richiedono attenzione per essere attraversate.  Potrebbe inoltre risultare molto difficoltoso oltrepassare un canale in cui scorre un ruscello: dopo piogge o temporali il guado potrebbe essere pericoloso o difficile.

Il sentiero parte dalla chiesetta di Ripa Bassa di Gromo (859 m), dove si può parcheggiare (volendo si può imboccare il sentiero direttamente dall'abitato di Gromo).

Da Zorzone (1019 m - frazione di Oltre il Colle) si sale in direzione nord nel bosco lungo il versante orografico sinistro della val Carnera fino a quota 1300 m ca., dove si attraversa per passare sull'altro versante della valle.

Il sentiero parte dalla frazione Costa di Roncobello (1025 m), in comune col sentiero 270.

Il sentiero parte poco a monte dell'abitato di Parre, dove termina il traffico consentito ai mezzi privati (703 m – punto di partenza anche del sentiero 241). Da qui, a sinistra, si sale velocemente alla S.S.

Da Villassio (frazione di Gorno) si parte dalla chiesina S. Trinità (740 m circa) per salire in direzione nord percorrendo tratti di mulattiera e tratti di strada forestale.