La Commissione Alpinismo Giovanile rivolge la sua attenzione ai giovani di età compresa tra gli 8 e i 17 anni (denominati "Aquilotti", dal logo dell'Alpinismo Giovanile ).
Si parte dal paese di Averara dove, lasciata l’auto al comodo parcheggio in via Centro, si imbocca la strada per Valmoresca.
Dal Ponte di pietra (Put de préda, a m 795; dove si trova uno slargo per parcheggiare) in bassa Val Mora, dirigersi verso Valmoresca percorrendo i vecchi tratti dell’antica mulattiera che incrociano e tagliano l’attuale strada che sale in paese.
Si segue il sentiero 550 che parte dalla funivia di Albino e appena raggiunto il Büco della Scabla e successivamente la Cappelletta della Madonna del Portico, si arriva al bivio con il 550A che, a sinistra, sale nell’abitato di Selvino.
Da Novazza (Valgoglio) si segue la strada fino alle miniere dove si può parcheggiare. Si scende leggermente come indicato da un cartello e si continua su un comodo sentiero.
Si parte da Piazza Matteotti, salendo per via Talpino, incontrando prima la chiesetta degli Alpini e poi quella dei Caduti della Montagna;
Il sentiero inizia a Nembro presso la cappella della Madonna dell’Uva, posta dove si incrociano tre vie: v. Madonna dell'Uva, v. Piazzo e v. Trevasco (varie possibilità di parcheggio a breve distanza dalla cappella). Si procede per v. Trevasco per ca.
A Gerosa percorrere la strada che conduce a Blello per quasi un km, oltrepassato prima il cimitero e un acquedotto di trova la partenza (cartello).
Il rifugio (quota 1968 m) si trova sulle rive dei famosi laghi Gemelli, un invaso di oltre 5.000.000 di metri cubi di acqua. La zona è conosciuta col nome di "altopiano dei laghi" per la presenza di ben una decina di laghi artificiali a poca distanza tra loro.
Il rifugio Fratelli Calvi si trova nel centro di una delle conche più belle dell'arco Orobico, a cui fanno capo tutte le maggiori elevazioni della Val Brembana. Tra queste spicca senz'altro la cuspide del Diavolo di Tenda, che costituisce sicuramente la montagna più rappresentativa della zona.
Il rifugio (a quota 1410 m), facilmente accessibile dal paese di Valcanale, è immerso in una splendida pineta al cospetto di severissime pareti dolomitiche in un ambiente dei più suggestivi.
Il rifugio è posto quale tappa intermedia all'itinerario naturalistico Antonio Curò trovandosi esattamente a metà strada tra il rifugio Curò e il passo del Vivione.
La conca del Barbellino è senza dubbio l'area escursionisticamente più interessante di tutte le Alpi Orobie, per la presenza di tutta una serie di bellissime e non troppo impegnative vette, a quote che spesso sfiorano i 3000 m.
Il rifugio Mario Merelli al Coca è stato intitolato all'alpinista scomparso su queste montagne nel gennaio del 2012.
Il rifugio Baroni al Brunone è uno dei più alti rifugi delle Orobie (a quota 2297 m) e sicuramente il più faticoso da raggiungere. Per questo al Brunone si incontrano solo i veri appassionati della montagna, montagna che, tra l'altro, in questi luoghi è particolarmente selvaggia.
Passare una notte al rifugio Luigi Albani (quota 1939 m) significa assaporare da vicino il fascino magnifico che le pareti della Presolana sono in grado di trasmettere.
Come spesso succede quando si raggiunge un "mini-rifugio" come questo (baita sociale del CAI Alzano Lombardo, a quota 1956 m), nel giungere alla baita Cernello pare di trovarsi d'un tratto in un luogo estremamente selvaggio e sconosciuto: così, passare una notte in autogestione in questo luogo, r
Questo rifugio (a quota 2026 m) si trova un po' defilato dagli itinerari spesso seguiti dagli escursionisti: per questo è raccomandabile a chi preferisce, nella montagna, un po' di solitudine rispetto ai luoghi più affollati.
Sui dolci pendii del monte Golla, affacciato sull'alta Valle del Riso, questa baita sociale del CAI Leffe (chiamata anche Baita Golla, 1756 m) è una preziosa base d'appoggio per gli escursionisti che percorrono i numerosi sentieri che raggiungono le vicine e facili vette della Cima di Grem e del
La Baita Lago Nero si trova sulle rive del lago Canali a 1997 m di quota, nella zona dei laghi d'Aviasco.
Il Rifugio Benigni, di proprietà della Sezione CAI Alta Valle Brembana, di gradevole aspetto e di piccole dimensioni, è situato (a quota 2222 m) sulla testata della Valle di Salmurano, a breve distanza dal Lago Piazzotti.
Il rifugio dedicato alla memoria di Rino Olmo fu inaugurato il 29 settembre del 1991, in seguito alla ristrutturazione della Baita di Olone, con notevole impegno lavorativo ed economico da parte dei soci della Sezione CAI di Clusone.
Il rifugio M.O. Leonida Magnolini è posto in località Pian della Palù a quota 1610 m. a cavallo tra la conca di Clusone e la Valle Camonica. È stato realizzato dalla Sezione CAI di Lovere e inaugurato nel 1948.